Lettera aperta agli addetti del settore moda per la Milano Fashion Week 2012

Lettera aperta agli addetti del settore moda per la Milano Fashion Week 2012

Lettera aperta agli addetti del settore moda per la Milano Fashion Week 2012

Carissimi amici, è arrivata un’altra settimana della moda. Milano si veste di fashion, con le sue contraddizioni e i suoi lustrini. Come ogni fashion week ne vedremo di tutti i colori: torneremo a parlare di anoressia, di ragazze troppo giovani, di malattia. Come se questi temi appartenessero alle giovani
d’oggi solo durante la settimana più fashion. C’è una responsabilità grande da parte dei media nel toccare, nel parlare e nel far vedere determinate immagini. Da 5 anni parlo di accettazione del proprio corpo e vado nelle scuole a parlare ai ragazzi, che grazie al Cielo sono svegli e riescono a distinguere ciò che è salute da ciò che è malattia. Ma la moda deve diventare un rifugio per le DONNE. E’ qui che voglio soffermarmi. Noi donne non dobbiamo essere ghettizzate dentro taglie. Siamo noi le consumatrici che
entrano nei negozi e aprono il portafogli. Siamo noi che decidiamo cosa acquistare e cosa no. Siamo noi che portiamo a spasso, sulla nostra pelle le collezioni che ci vengono dedicate. Donne, appunto. Si sprecano gli aggettivi che ci racchiudono: morbide, skinny, curvy, oversize, magre, in forma. Siamo donne, e come tali vogliamo vestirci senza complessi. La moda deve essere un sogno per ognuna di noi. Non discriminateci per la nostra esteriorià, perché è proprio il nostro corpo che porta a spasso la vostra collezione. Aspettiamo le vostre passerelle per sognare e per prendere spunto. Personalmente sono conosciuta come
modella curvy, esponente curvy etc.. Anche io, come molte delle mie lettrici, sono una donna. Da domani chiamatemi Elisa.
Fateci vivere senza essere ossessionate. Fateci vivere senza limitazioni. Amateci per le nostre forme, per le nostro curve, amateci affinchè, in tempi come questi, le nostre preoccupazioni vadano oltre la questione taglia. Moda è sogno, ma la realtà è ben altro. Noi siamo qui, reali, ad alzare la voce per essere SEMPLICEMENTE considerate DONNE.

Elisa D’Ospina

Dear friends, another Fashion Week is coming with its contradictions and its glitter. Like any fashion week we will speak about: return to talk about anorexia, girls too young, of illness. As if these issues belong to the younger
today only during fashion week. There is a big responsibility on the part of the media in touch, speech and to see certain images. I speak from 5 years of body confidence and go into schools to talk to guys, thank heaven that they are awake and able to distinguish what is healthy and what is disease. But fashion has become a refuge for women. It ‘s where I want to comment. We women should not be ghettoized in size. We are the consumers who
into shops and open their wallets. It is we who decide what to buy and what not. We are the ones that we carry for a walk, on our skin collections we are dedicated. Women, in fact. Are wasted adjectives that contain: soft, skinny, curvy, oversized, thin, in shape. We are women, and as such we wish to dress without complexes. Fashion must be a dream for each of us. We await your runways to dream and to get ideas. Personally, I am known as
curvy model, curvy espe etc. .. I, like many of my readers, I am a woman. Elisa call me tomorrow.
Let us live without being obsessed. Let us live without limitations. Love us for our curves, love us so that, in times like these, our concerns go beyond the issue size. Fashion is a dream, but reality is something else. We are here, real, to raise our voice to be SIMPLY consider WOMEN .

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