Mayam Mahmoud la rapper egiziana con il velo che parla dei problemi delle donne

Mayam Mahmoud la rapper egiziana con il velo che parla dei problemi delle donne

Mayam Mahmoud la rapper egiziana con il velo che parla dei problemi delle donne

Mayam

La sua prima apparizione pubblica è avvenuta ad ottobre ad “Arabs Got Talent, la versione araba del format che vediamo nelle nostre reti Italia’s Got Talent. Ha soli 18 anni ed è una rapper che parla dei problemi delle donne. Da subito la sua partecipazione ha sollevato non poche polemiche: le sue canzoni denunciano la situazione della donna nei Paesi Arabi. Senza contare che è una delle poche rapper a cantare con il velo in testa.
In una intervista alla BBC Mayam Mahmoud dichiara:

“Ho cominciato quando avevo 10 anni, ero alle elementari, mi sono messa a cantare con un ritmo accelerato le poesie che scrivevo. Solo successivamente ho realizzato che si chiamava rap e mi sono messa ad ascoltarlo. Ho scoperto così che la maggior parte dei rapper sono ragazzi e cantano i vestiti, il rapporto con le ragazze da loro incolpate di qualsiasi cosa non funzioni. Ma non è giusto!”

Una famiglia alle spalle che l’ha sempre sostenuta, e grazie all’aiuto della mamma che le ha insegnato ad amare la poesia, oggi Mayam vuole farsi portavoce del mondo femminile:

“La mia famiglia mi sostiene, è stata proprio la mia mamma ad insegnarmi a leggere le poesie quando ero bambina. Mio padre, dal canto suo, mi ha convinto a non mettere in musica vecchie cose ma storie che avessero un valore. Nel quartiere pensano che sia strano per una donna rappare, si stupiscono che una ragazza velata pensi e urli come faccio io poiché secondo l’egiziano medio l’hijab dovrebbe silenziare tutte le altre attività come cantare, ballare, agire. Ma la mia risposta è semplice: si limitano a vedere l’hijab e il mio saltare sul palco senza ascoltare cosa dico.”

Mayam incoraggia le donne del suo Paese a denunciare le molestie che subiscono. Tra i 22 Stati della Lega Araba l’Egitto è uno dei peggiori in cui poter nascere donna. Mutilazioni genitali, violazioni dei diritti, abusi sono all’ordine del giorno. Ecco allora che una ragazzina di 18 anni decide grazie all’arte di dire basta e credendo fermamente nel suo messaggio incoraggia le donne a prendere il suo esempio.
Brava Mayam, siamo con te.

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