Perchè le donne amano Obama

Perchè le donne amano Obama

Perchè le donne amano Obama

Ho seguito con interesse le fasi finali delle elezioni americane: ho osservato in particolar modo la comunicazione dei due candidati, il mondo di porsi, la gestualità e soprattutto, ho cercato di capire il loro focus.

Fin dall’inizio ho amato di Obama il suo rivolegersi alle donne e ai giovani. In particolare schierando in prima fila Michelle, sua moglie, donna dedita al sociale, alla famiglia e al lavoro, in questo caso stare affianco del marito. Di Michelle ho parlato a lungo negli anni perchè, come ben sapete, c’è qualcosa che ci lega: anche lei si batte per i disturbi alimentari, in particolare per l’obesità infantile nelle scuole. Ho provato solo per un attimo ad immaginare un’Italia entusiasta per l’elezione di un Presidente e mi è venuto subito da sorridere.
Ho pensato, a proposito di donne, della concezione femminile di alcuni dei nostri politici: partiamo da Berlusconi, le cronache hanno papiri in merito, senza contare le indagini del caso Ruby. Sicuramente l’ex Premier ha sempre messo in evidenza la parte estetica femminile privilegiandola all’intelletto delle stesse, basti pensare che nell’era del berlusconismo il modello mediatico femminile si stravolge e arrivano le veline, letterine, siliconate e maggiorate. Chi non ricorda,inoltre, il famoso “culona” alla Merkel? Andiamo oltre.
Poi penso a Grillo, che scatenato nella sua scalata politica, parla di PuntoG a sproposito indignando una parte della popolazione femminile che lo indica maschilista e dittatore. Chi si avvicina un po’ al modello Obama è Matteo Renzi, il quale parla di bambini e donne, in particolare tirando in causa asili nido e l’allarme violenza sulle donne.

La comunicazione Oltreceano è avanti di oltre 10 anni rispetto a noi, soprattutto nell’ambito politico. Spesso, quando parliamo di politica, pensiamo a qualcosa che ci prende in giro, qualcosa che non tuteli i nostri interessi. Eppure, in questi giorni, ho visto molto entusiasmo anche nel nostro Paese per le elezioni Americane. La, tutto è studiato: dal linguaggio, alla Pnl, alla mimica. Qui c’è ancora molta improvvisazione.

Penso che la politica sia uguale ovunque: quindi non credo che Obama sia più vero di altri. Di una cosa sono certa: se devo farmi prendere in giro preferisco che sia uno che non ci denigri, ma che ci esalti. Preferisco un Presidente che faccia sognare e che abbia una morale e soprattutto, che nella sua elezione si sveste del ruolo da politico e da uomo dichiari:« Michelle non ti ho mai amato tanto, e non sono mai stato più orgoglioso di vedere che anche l’America si è innamorata di te. Sasha e Malia, vi vedo diventare due ragazze mature, forti e belle come vostra madre». O forse anche quella è politica?

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