Quando la camorra mette le mani sul talento

Quando la camorra mette le mani sul talento

Quando la camorra mette le mani sul talento

Elhaida Dani disco

Che siano gli unici ad investire sui giovani lo sappiamo: molti scrittori hanno aperto gli occhi su come la camorra creda nei ragazzi. Ma che sia arrivata anche a mettere le mani sui talenti, questo non lo potevo immaginare. E così mi imbatto in un articolo sul numero 40 dell’ Espresso in cui si parla della vincitrice di “The Voice” Elhaida Dani.

La sua voce la ricordo bene, fin dai provini mi aveva colpita e non era difficile capire che quella ragazza si sarebbe fatta notare nell’ennesimo talent che promette un contratto discografico al vincitore.

Elhaida fu scoperta in Albania da un certo Rocco Palazzo, durante un festival. Vicino a Palazzo, durante la finale siede un altro soggetto, un certo Angelo Bardellino, figlio di Ernesto e nipote di Antonio, il patriarca dei casalesi ucciso nel 1988 durante la guerra con gli Schiavone. Bardellino ha una società chiamata Roxyl Music Art & Show, registrata proprio a Bucarest nel giugno scorso. L’amministratore è Rocco Palazzo di Formia, e sono leader negli eventi tra Romania e Moldavia. Performance nelle discoteche, festival, serate ed eventi tanto che tentano il colpaccio proprio per lo scorso Capodanno a Terracina ma qualcosa va storto: intuendo che dietro all’organizzazione con la strana sigla Raf Angelo B. ci fosse lui, la prefettura di Latina blocca il tutto.

Secondo Andrea Palladino giornalista che ha curato l’articolo per l’Espresso, Angelo Bardellino è conosciuto alle forze dell’ordine: oggi è in attesa di una condanna definitiva a sette anni per estorsione per dei fatti che risalgono al 2004, quando viene arrestato dagli agenti del commissariato con l’accusa di aver taglieggiato una cooperativa sociale. Il 24 novembre 2011 un ulteriore arresto insieme al fratello Calisto; questa volta l’accusa è pesante, associazione mafiosa. Il tribunale del riesame però lo scarcera in quanto l’accusa non regge. A far parlare ancora di lui è Salvatore Laiso, uno dei pentiti dei casalesi che afferma:” Nicola Schiavone mi riferiva che Bardellino Angelo era il referente per conto del clan dei casalesi della famiglia Schiavone sulle zone del basso Lazio. Mi disse che in passato la famiglia Bardellino aveva avuto dei contrasti con suo padre Francesco Schiavone “Sandokan” ma poi Nicola, avendo bisogno di un referente in zona, aveva designato Angelo Bardellino quale “Capo zona” e quest’ultimo aveva accettato anche per non avere problemi.”

Bardellino ora opera sereno. Il business delle serate fa di lui un noto imprenditore nell’area dell’est.

Perchè per un Paese che non crede nei giovani, c’è la malavita, la camorra, che invece ci investe. E non parliamo di traffico di stupefacenti, rapine, no, parliamo di talento. E anche una ragazza come Elhaida, simbolo per molti coetanei, vincitrice di un talent di successo nella tv italiana, fa parte del suo staff.

Ci stanno prendendo tutto, anche l’anima, e ancora non ce ne accorgiamo, o non vogliamo vederlo.

 

Dal numero dell’Espresso http://espresso.repubblica.it/attualita/2013/10/03/news/bardellino-music-show-1.135903

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