Tutto ciò che so dell’amore

Tutto ciò che so dell’amore

Tutto ciò che so dell’amore

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Fin da quando nasciamo un abbraccio, un bacio, una carezza sono tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Poi la vita è strana e non sempre questo amore è presente. E’ così che si cresce con delle corazze o dei buchi.
Si dei buchi, delle mancanze. Delle piccole zone del nostro io che sono intaccate continuamente, avare, assetate di qualcosa che non ci è stato permesso di conoscere, che ci è mancato.
E allora quel vuoto è una dimensione che vogliamo colmare. Perché nessuno ce lo spiega che il vuoto è solo una dimensione da attraversare. Incontri sbagliati, persone a cui ci si affida completamente che da un giorno all’altro ci fanno ricadere in quella profonda solitudine che troppo spesso conosciamo bene.
Perché fin da piccoli nessuno ci insegna a bastarci: abbiamo bisogno di tutti, di una madre, di un padre, di un nonno, di un amico, di un conoscente, della vicina di casa, di un estranea. Perché essere soli troppo spesso fa paura. E questa paura ci accompagna anche quando siamo più grandi. Quante volte abbiamo riconosciuto un amore sbagliato che ci siamo tenuti piuttosto che rimanere in quella casa senza nessuno?
Quante volte siamo stati zitti davanti a delle ingiustizie, davanti al non rispetto per paura che l’altro se ne vada via. E allora seduta su questo divano ripenso anche alla mia vita. Agli affetti, all’amore, alle amicizie. A quante volte mi sono sentita “abbandonata” da qualcuno che mi aveva promesso che ci sarebbe stato, e che invece in qualche modo se n’è andato.
Solo con il tempo ho imparato ad estrarre il bello di ogni incontro. Lo conservo da una parte. E ho imparato anche ad amare le cose brutte che mi sono state donate. Ogni incontro mi ha fatto capire come vorrei essere, ma anche quello che spero di non diventare mai. Guardo il bicchiere mezzo pieno ora, anche se solo Dio sa quanto ho sofferto per certi strappi. Con certe persone è come fare un cammino insieme, e proprio quando sei in mezzo al bosco loro si allontanano e tu non ricordi più come tornare indietro. Ti senti persa, smarrita, senza più una strada. Eppure prima del loro incontro come eravamo? Forse non ce lo ricordiamo, ma eravamo più sereni, più felici. Ogni incontro deve lasciare in noi qualcosa: speranza, ricordo, amore, passione,amicizia. Arriverà il tempo che anche il più forte dei dolori si rimargina lasciando una cicatrice che con il tempo impareremo ad accarezzare. Ma fino ad allora, non possiamo stare lì a guardare una ferita che fatica a rimarginarsi, una guarigione così lenta che a volte ci possono volere anche anni. Bisogna dedicarsi ad altro, uscire, pensare a nuovi incontri. Perché proprio la fuori possiamo trovare l’ennesima persona speciale che ci stravolgerà nuovamente la vita. Perché sono così le persone speciali: creano scompiglio in noi doppiamente: quando arrivano e quando se ne vanno. Ricordo da piccola le frasi sul diario:”Non posso più vivere senza te” e anche oggi lo penso. Eppure di tante di quelle persone che credevo fondamentali oggi non ricordo nemmeno il nome.
Nessuno ci insegna che nessuno ci amerà mai completamente. Ma non per chissà quale motivo, semplicemente perché è impossibile. Ognuno di noi ha un “io” da preservare e la proiezione verso l’altro ha sempre un limite. Partendo da questo concetto tutto dovrebbe risultare più facile. Quante volte abbiamo sperato che una persona cambi grazie al nostro incontro? Ma le persone non hanno voglia di cambiare. A loro volta vogliono essere amate per quello che sono. Ho sentito amiche che per una vita avevano la missione di cambiare i loro partner perché “Se mi ama fa quello che dico”. Quello è egoismo. Ecco che l’io è più forte del NOI. NOI, una parola che amo e che è così difficile da costruire. Una parola pericolosa perché se si rovescia, perde la N e rimane un’altra volta IO. Quante volte abbiamo visto questo noi proiettato in attimi di felicità che poi si sono sgretolati in migliaia di pezzi. E c’è chi passa la vita a raccogliergli quei pezzi, smettendo di guardarsi attorno, rifugiandosi in se stessi.
Nessuno è fondamentale. Nessuno è per sempre. Dobbiamo imparare a godere del meglio che abbiamo vicino. Non avere paura di nulla. La vita è un percorso che ci insegnerà tutto questo.
L’amore è tutto quello di cui abbiamo bisogno, ma è anche un obiettivo di felicità. Spesso confondiamo amore con affetto, compassione, passione, entusiasmo. Quello non è amore. E’ altro.
L’amore è quello che ci rende serene, è la carezza della sera, è il come stai? Con attesa di risposta, è l’organizzare la propria vita in simbiosi e non ognuno per la sua strada, è il fare l’amore e non il fare sesso, è la magia di una cena a due con sorrisi, è il litigare e il chiedersi scusa, è il concedersi di poter sbagliare e far sì che l’altro sia lì a farci capire che possiamo migliorare, è la critica costruttiva, è il perdono, è la crescita, l’amore è tutto ciò che ci arricchisce l’animo. L’amore vero non è solo tra due amanti, lo troviamo tra genitori e figli, tra amici. Lo troviamo in ogni angolo se vogliamo. Si, se vogliamo. Specialmente se vogliamo circondarci di persone che di quell’amore ne fanno tesoro, che capiscono quanto sia prezioso il nostro essere presenti nella loro vita. C’è tanta tristezza in giro, rapporti sterili che vengono vissuti per comodità. A volte non c’è il coraggio di cambiare e allora ci accontentiamo di ciò che già si ha anche se quel qualcosa alle volte è un “peso”. Ci si rifugia in altro alla ricerca di un qualcosa che non abbiamo, ma non cambiamo. Non cambiamo noi, non cambia chi è attorno a noi e tutto resta li immobile, paralizzato.
Quante promesse:” Ti amerò per sempre.””Noi, nient’altro che noi”. “Amerò tutti i tuoi difetti da qui all’eternità”. Vi ricordate quanto è stato bello crederci? Ogni donna sogna di sentire almeno una di queste frasi. Ognuna di noi nel suo piccolo. Ci si sente importanti a riceverle. Si, perché è quello di cui abbiamo bisogno: sentirci importanti per qualcuno. E tante donne questa fortuna la hanno davvero: diventando madri. Qualcuno dice che l’unico uomo che una donna possa veramente amare è il proprio figlio.
Di storie d’amore felici negli anni ne ho incontrate tante. Quindi non voglio precludere a nessuno di sognare. Non lo voglio precludere a me stessa.
E allora che questa ricerca dell’amore sia sempre una conquista e mai una guerra persa, che sia sempre una battaglia di rose alla luce del sole, e non di spine, sia sempre gioia. Gioia. Ecco, forse di quella ne abbiamo davvero tanto bisogno. Gioia e amore.

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